
La piccola isola di Pamilacan, 12 chilometri dalla principale Bohol, sarà il luogo appartato in cui staremo nei prossimi giorni. Le sue dimensioni sono minori di 2 km in lunghezza e larghezza, circa 1.000 persone vivono qui.
BOHOL
La nostra nave cargo da Argao (Cebu) attracca al porto di Tagbilaran verso le 15, sulla costa sud-orientale di Bohol. Da qui prendiamo un taxi per il molo di Baclayon, a circa 10 km di distanza: lì abbiamo appuntamento con chi ci ospiterà, portandoci con la sua bangka (canoa a bilanciere) a Pamilacan. Sfortunatamente il tempo non è dalla nostra, il vento si è alzato molto forte. Incontriamo Junior e il suo equipaggio, ce l’hanno fatta ad arrivare a Bohol ma ci dicono che non è possibile ritornare a Pamilacan in giornata poichè il mare è troppo mosso per la sua barca. Ci indirizzano gentilmente ad un hotel per viaggiatori in città, mentre loro dovranno passare la notte in barca! Siamo molto delusi di perdere una notte sull’isola, sognavamo di essere già lì.

Come dicono in lingua Tagalog, “mabuhay”, benvenuto!
JUNIOR&NEMESIA’S COTTAGES
Per fortuna l’indomani il vento si è placato, sebbene il mare aperto sia ancora piuttosto mosso. Ma noi siamo già in costume, non ci dà fastidio qualche schizzo d’acqua! Dopo poco più di un’ora di navigazione raggiungiamo la splendida Pamilacan, l’approdo è magnifico e ci innamoriamo del posto nonappena mettiamo piede sulla sua spiaggia meravigliosa.
Junior, il padre, ci presenta la sua grande famiglia: sua moglie Nemesia e i loro 5 figli Samfornie, Krista, Nova, Noveno e la piccola Jane. Tutti aiutano nell’attività familiare, sulle bangkas per pescare o andare a vedere i delfini, nell’area ristorante per i pasti, e assistendo i clienti per ogni necessità. Conosciamo anche Melvin, un ragazzo tedesco di origine filippina che si è da poco trasferito a Cebu per incominciare una nuova vita.
Nemesia ci mostra il nostro cottage, uno dei nove della loro gestione: siamo letteralmente sulla spiaggia a 10 metri dal mare! La casetta è decorata con conchiglie, muri e pavimenti sono costruiti in maniera tradizionale esclusivamente con bambù e nipa, ci sono due letti con rete anti-zanzare, e un bagno nella stanza adiacente: non c’è acqua corrente, ma impareremo subito ad usare la bacinella e risparmiare litri d’acqua ad ogni doccia!

I cottage da fuori…

…e da dentro
Sia Junior che Nemesia sono nati sull’isola, la famiglia Pingkian tiene molto all’educazione ecologica, sono ben consapevoli di vivere in un ambiente delicato che molti distruggono incoscientemente ogni giorno. Puoi leggere di più riguardo al loro progetto qui.
L’ISOLA DI PAMILACAN
La prima cosa che facciamo a Pamilacan è percorrerne il perimetro a piedi, ci vogliono circa 2 ore: è una passeggiata interessante, contornata da una vista incantevole.

La strada principale dell’isola!
In primis camminiamo lungo l’unica stradina che attraversa l’isola, per evitare la costa rocciosa; passando fra le abitazioni dei locali notiamo come la libertà regni sovrana sull’isola: niente cancelli, niente mura, gli animali circolano liberamente (galli, maiali, gatti, cani, mucche), e inoltre nessun’automobile, né traffico, né hotel, né internet… Solo pace! C’è una scuola, una chiesa, e ovviamente c’è anche un campo da basket!

Nelle Filippine si gioca a basket in ogni dove.
Quando ritorniamo sulla spiaggia sabbiosa, proseguiamo la camminata con i piedi a mollo. Vediamo molti uomini sulle loro bangkas, impegnati nell’attività più importante che è portare a casa il pescato giornaliero. Il sole splende finalmente, fa caldissimo. La spiaggia e le acque lunga la costa non sono ancora perfettamente pulite dopo che un tifone ha colpito la zona la scorsa settimana. Quando abbiamo quasi completato il giro, facciamo un bagno con dei bambini e poi rientriamo nel nostro cottage.
Ci servono il primo pranzo ed è ottimo come tutti gli altri pasti che mangeremo, a base di pesce fresco, riso, carne di pollo o maiale. Junior&Nemesia Cottages offre un soggiorno all-inclusive con 3 pasti al giorno. Oggi è domenica, giorno di riposo e di festa, l’evento a Pamilacan è il combattimento fra galli! Saliamo su per la collina dove sorge una piccola arena. Gli uomini portano in braccio i propri galli da combattimento, si riuniscono per una seria discussione per decidere se ci sarà o meno una lotta, siccome ci sono dei parametri da rispettare come taglie simili, età, peso. Quando un incontro viene stabilito, iniziano a scorrere i soldi, e anche le birre.

Pronti a combattere
Il combattimento in sè è molto sanguinoso, ai galli vengono legate aguzze lame alle zampe, e non c’è fine senza una morte. Assistiamo a due lotte che durano alcuni minuti, ma ci dicono che durante l’alta stagione, quando Pamilacan è più affollata dai turisti e dai locali che tornano da Manila, ce ne sono molte di più. Junior ci racconta che al momento tra 600-900 persone sono sull’isola, ma da gennaio il numero può salire fino a 2.000. Per ora siamo gli unici due stranieri qui, ci sentiamo ancora più speciali.
Al tramonto ci rilassiamo con un bel massaggio all’aria aperta, sono molto popolari qui e in generale nelle Filippine, e sono anche più economici che in Vietnam. Dopo cena ci sdraiamo in spiaggia per ammirare il cielo pieno di stelle: senza luci artificiali intorno possiamo vedere la Via Lattea ad occhio nudo!

Bellissimo tramonto

La Via Lattea!
DELFINI, BALENE, TARTARUGHE MARINE!
Il nostro secondo giorno ci svegliamo all’alba, il momento migliore per andare a vedere i delfini. Junior e un membro dell’equipaggio ci portano in mare aperto, sempre a bordo della loro bangka.

Junior è un capitano molto esperto
Il mare non è calmo come speravamo, la prima mezz’ora non risuciamo a vedere nulla, finchè all’improvviso notiamo alcuni delfini nuotare rapidi non lontano. Mentre Junior spegne il motore per avvicinarsi con cautela, ci indica alcuni globicefali che si sono avvicinati dall’altro lato! Questi cetacei sono simili in dimensione ai delfini, ma sono più scuri quasi neri, e si muovono lentamente su e giù a pelo d’acqua il che li rende più apprezzabili ai nostri occhi rispetto ai delfini che sono sgusciati via velocemente. Si spostano in gruppi di più di 10 esemplari, spendiamo diversi minuti fra loro in assoluto silenzio, gli unici suoni sono le onde e il soffio dei globicefali che salgono in superficie, viviamo alcuni attimi incredibili di pura bellezza.

Un delfino alla nostra sinistra, con l’isola di Pamilacan sullo sfondo…

E degli amichevoli globicefali alla nostra destra!
Il tempo su quest’isola sembra apparente, la gente si sveglia e va a dormire seguendo il sole, vanno a pescare, si prendono cura degli animali, riparano le barche o la casa quando serve, e si rilassano e si godono la vita quando non serve, uno stile di vita davvero privo di stress, basato sulla devozione e sulla riconoscenza per ciò che la natura offre.

Ambra si gode questo paradiso!
Purtroppo il nostro tempo a Pamilacan è volato in fretta dopo aver perso la prima notte a causa del maltempo. Al mattino Junior con la figlia Krista e Melvin, ci porterà per l’ultima volta sulla sua bangka per tornare a Bohol, poi andremo in traghetto da Tagbilaran a Cebu (dove simao stati la settimana scorsa), da cui abbiamo un volo al pomeriggio per Palawan.
DOVE STARE A BOHOL:
- Junior&Nemesia’s Cottages, Pamilacan: carinissimi cottage tradizionali filippini sulla spiaggia con vista mare, la migliore ospitalità della famiglia Pingkian con pensione completa e attività giornaliere. Trasporto in barca da Bohol con Junior, per info guarda il loro sito o contattali sulla loro pagina Facebook.
- Ecco le disponibilità a Tagbilaran in caso dovessi pernottare lì una notte.
COME RAGGIUNGERE BOHOL E PAMILACAN:
- Nave cargo da Argao (Cebu) a Tagbilaran (Bohol), 3h30, prevista alle 4am e alle 12 ogni giorno; 200pesos/testa; leggi qui per più info.
- Traghetto veloce da Tagbilaran a Cebu, 2 ore, numerose partenze, segui questo link;
- Taxi dal porto di Tagbilaran al molo di Baclayon, 200 pesos;
- Barca per/da Pamilacan con Junior, 1 ora;
- Volo domestico Cebu-Palawan, 1 ora 15 min, Cebu Pacific o Air Asia, da 25$ a tratta;
ASSICURAZIONE DI VIAGGIO:
- Mai partire senza un’affidabile assicurazione di viaggio. Anche se ti fidi di te stesso, non sempre puoi fidarti degli altri. Meglio prevenire che curare! Calcola il tuo preventivo qui.