
Dopo aver saltato l’edizione 2020 a causa della pandemia, ritorna il sondaggio del The Economist sull’indice di vivibilità globale nel 2021, che stila la classifica delle città in cui si vive meglio al mondo.
Per via delle restrizioni in seguito alle ripetute ondate di Covid-19, Vienna ha perso il primo posto ottenuto nel 2019 ed è uscita dalla top 10. Per lo stesso motivo molte città europee e canadesi presenti negli anni passati non sono state classificate fra le migliori, dovendo chiudere scuole, ristoranti ed eventi di congregazione.
GUIDA LA NUOVA ZELANDA
Il sondaggio ha sancito Auckland, in Nuova Zelanda, città più vivibile al mondo nel 2021.
Al secondo posto Osaka, in Giappone, e a completare il podio Adelaide, in Australia.
Rispetto a due anni fa, Melbourne è scesa dal secondo all’ottavo posto, condiviso insieme a Ginevra, in Svizzera. Svizzera stessa che è l’unica nazione europea a piazzare non una ma due città nella classifica, con Zurigo ad occupare la settima posizione.
Giù dal terzo gradino del podio del 2019 un’altra città australiana, Sydney, che si è classificata undicesima appena fuori dalla top 10.
Tuttavia l’Australia e la Nuova Zelanda sono rappresentate ottimamente con ben 6 città nei primi 10 posti.
Troviamo infatti le new entry Perth al sesto posto e Brisbane al decimo, mentre Wellington in Nuova Zelanda si classifica al quarto posto a parimerito di Tokyo, Giappone.
Si può dedurre che il risultato della severa chiusura dei confini da parte degli stati insulari ha permesso ai residenti di vivere una vita relativamente normale ai tempi del Coronavirus.
LE 10 CITTÀ PIÙ VIVIBILI AL MONDO
- Auckland, Nuova Zelanda
- Osaka, Giappone
- Adelaide, Australia
- Wellington, Nuova Zelanda
- Tokyo, Giappone (quarta ex aequo)
- Perth, Australia
- Zurigo, Svizzera
- Melbourne, Australia
- Ginevra, Svizzera (ottava ex aequo)
- Brisbane, Australia
CRITERI
I criteri più importanti presi in considerazione dal The Economist nel sondaggio effettutato a marzo 2021 sono: sicurezza, educazione, sanità, ambiente, stabilità politica, accessibilità a mezzi di trasporto e servizi per il cittadino.
Ad esempio Auckland ha ottenuto il punteggio massimo di 100% alla voce educazione, mentre Osaka ha i suoi punti forti nella sanità e nella stabilità politica.
Grazie alla chiusura immediata dei confini e al numero bassissimo di casi di Covid-19, la Nuova Zelanda è riuscita a tenere ristoranti, teatri, stadi, musei e altre attrazioni culturali costantemente aperte. Inoltre le scuole e le università non hanno mai chiuso durante l’ultimo anno ed è stato garantito un servizio continuo ai propri studenti.
Stesso discorso per l’Australia, con una gestione quasi impeccabile della pandemia e dei rimpatri dei propri cittadini da oltre oceano, eccezion fatta per Melbourne che ha dovuto affrontare il lockdown più lungo nel paese.
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