LAVORO ALL’ESTERO: COME L’ABBIAMO TROVATO? – PT. 1

lavorare australia open
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Sono quasi 10 anni che viaggiamo, viviamo e lavoriamo all’estero, prima da soli e ora insieme. Da qualche mese abbiamo entrambi un lavoro online e al momento ci troviamo in Thailandia.
Oggi vi vogliamo parlare di tutti i tipi di lavoro all’estero che abbiamo svolto in questi anni e come abbiamo fatto a trovarli.

Lasciamo la parola ad Edoardo.


CROUPIER IN UN CASINÒ (UK, 2014-2015)

Fin da adolescente ho cullato il sogno di andare a vivere e lavorare all’estero, e per l’Edoardo ragazzino questo sogno era rappresentato dall’Inghilterra ed in particolare da Londra. Dopo aver lavorato anni nel ristorante di famiglia, non volevo però seguire la scelta più ovvia e fare lo stesso mestiere all’estero.

Ho trovato così una via alternativa. Da sempre affascinato dal mondo dei casinò, mi sono iscritto ad un corso per imparare il mestiere del croupier, con base a Torino. (In Italia esistono scuole per croupier a Torino, Milano, Roma, Palermo). Dopo 3 mesi di lezioni intense ogni weekend, mi son sentito pronto a fare il grando salto: volo solo andata per Londra, con il curriculum in mano e una manciata di colloqui di lavoro sul calendario.

Dovete sapere che il mestiere del croupier, colui che gestisce i giochi come Blackjack, Roulette e Poker, in alcuni paesi esteri come il Regno Unito non è raro come in Italia, dove esistono solamente 4 casinò statali a livello nazionale. In UK infatti ci sono oltre 100 casinò privati, alla continua ricerca di personale da formare. E così, grazie ad una buona base d’inglese e fresco di corso, dopo nemmeno 48 ore in Inghilterra avevo già in mano il mio primo contratto di lavoro all’estero, con ottimo stipendio in sterline (11£ all’ora più mance), e a tempo indeterminato!

Lavoro all'estero in un casinò in inghilterra
La mia divisa da croupier in Inghilterra


RECEPTIONIST IN OSTELLO (VIETNAM, 2016)

Dopo 2 anni in UK il passo è stato ancora più lungo. Mi sono licenziato dal lavoro che amavo per l’atmosfera ma odiavo per gli orari notturni, e ho preso un nuovo volo di sola andata, questa volta per l’Asia e questa volta con Ambra!
Dopo aver viaggiato via terra fra Thailandia, Laos e Cambogia, ci siamo fermati in Vietnam, a Da Nang. Abbiamo lavorato per 3 mesi nell’ostello del nostro amico Daniele, facendo il classico “workaway“, un tipo di lavoro all’estero che molti scelgono di fare mentre si viaggia: lavorare senza stipendio in cambio di vitto, alloggio, e ovviamente dell’esperienza.


MANAGER OSTELLO (VIETNAM, 2016-2017)

Esperienza che infatti ha fruttato bene, perchè pochi mesi dopo Daniele mi ha richiamato, questa volta per gestire l’ostello in posizione di manager. Ed è così che siamo rimasti ben 2 anni a Da Nang in Vietnam, mentre Ambra insegnava all’università (leggi i lavori di Ambra qui).

Gestire un ostello in un paese straniero è stata un’esperienza incredibilmente formativa, con sfide e responsabilità fra cui guidare un team di dieci membri dello staff, far quadrare i conti, e accogliere gli ospiti sempre con il sorriso; ma anche con incontri, storie di viaggi, e persone indimenticabili.

Dal punto di vista remunerativo la paga era ovviamente ben più bassa che in Europa, circa sui 5€ all’ora. Ma in un paese come il Vietnam in cui lo stipendio medio corrisponde a 200€ al mese, erano sufficienti per vivere bene e anche mettere da parte dei soldi.

Lavoro all'estero dove trovare
Al lavoro in ostello a Da Nang, Vietnam


LIME PICKING/PACKING (AUSTRALIA, 2018-2019)

Mai sazi di nuove scoperte, sentivamo il bisogno di esplorare nuovi continenti. E’ stata la volta dell’Oceania. Grazie al visto Working Holiday Visa abbiamo ottenuto la possibilità di stare 1 anno in Australia.

Una volta dentro, il visto è estendibile se si lavora in determinate zone e ambiti (1 anno di estensione per 3 mesi di lavoro, un’ulteriore estensione per 6 mesi di lavoro nel secondo anno).
Non abbiamo perso tempo per cercare e trovare lavoro in una piantagione di limes, i cugini tropicali dei limoni.

Ci sono 3 modi per trovare lavoro nelle farm in Australia:

  • online o per telefono, facendo centinaia di chiamate e applications da PC (molto difficile ma si può essere fortunati con il giusto tempismo);
  • attraverso un working hostel, ovvero pagando l’ostello in cambio di alloggio e aiuto nel trovare giornate di lavoro (relativamente facile lavorare, ma con poca continuità e condizioni peggiori; gli ostelli sono in contatto con gli agricoltori e quando questi ultimi richiedono lavoratori ecco che l’ostello glieli manda, però a turno e pochi alla volta);
  • oppure girando in auto ed andando a bussare fisicamente alla porta di ogni farm (ci vuole tempo, pazienza, e forza di volontà, tuttavia metterci la faccia può fare un’impressione migliore rispetto ad un’anonima e-mail).

Risultato: 5 mesi di lavoro in farm in Queensland a fare picking&packing. Ovvero raccogliere limes, tagliare rami, impacchettare e inscatolare la frutta, pulire i campi, ecc. Abbiamo vissuto nel nostro van in un piccolo campeggio sperduto, lontano dalla civiltà e dalle comodità, ma guadagnato 15.000$ a testa (in Australia il minimo salariale è 25$/ora, circa 17€). E soprattutto ottenuto il prolungamento del visto per un altro anno!

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FATTORINO GIORNALI/NEWSLETTER (AUSTRALIA, 2020)

Dopo il rientro temporaneo in Italia siamo ritornati in Australia appena prima dell’inizio della pandemia.

Durante l’ondata di Covid a Melbourne non è stato facile trovare un lavoro, anzi molti il lavoro lo hanno perso. Tanti italiani nel settore della ristorazione si sono ritrovati forzatamente disoccupati e hanno dovuto rientrare in patria. L’opzione migliore era ed è tutt’ora trovare un cosiddetto essential job, ovvero che permetta di lavorare anche in caso di lockdown, sia da remoto che sul campo.

Cercando su internet ho trovato una ditta di distribuzione materiali informativi che opera per conto dei consigli comunali (city council) di Melbourne. Si trattava di un servizio essenziale durante il Covid, per raggiungere i cittadini anziani o stranieri che non hanno familiarità con internet o che necessitano di aggiornamenti cartacei nella propria lingua madre.

Il lavoro consisteva nella consegna porta a porta anzi, buca a buca, di newsletter e giornali mensili, macinando decine di chilometri al giorno a piedi e in bicicletta. Un lavoro molto estenuante ma da svolgere in tranquillità all’aria aperta, che mi ha tenuto in forma e sano di mente durante il lungo lockdown! La paga era modesta, circa 100$ al giorno che (credetemi!) è poco per l’Australia, ma sempre meglio guadagnare 1.500-2.000€ per fare faticose camminate che stare a casa a far nulla, no?


SERVIZIO CLIENTI NEGLI HOTEL DI QUARANTENA (AUSTRALIA, 2020)

La pandemia tuttavia ha portato anche occasioni e posizioni lavorative che prima non esistevano.
È così che attraverso un portale gestito dallo stato del Victoria in aiuto alle migliaia di persone in cerca di lavoro durante il Covid-19, ho applicato con successo per il particolare ruolo di “ufficiale al servizio dei clienti negli hotel della quarantena” (quarantine hotel customer service officer).

In Australia, con pochi casi attivi in giro per il paese, la maggior parte dei positivi al virus giungeva dall’estero, con i voli di rimpatrio per i cittadini australiani. Il governo ha stabilito che ogni persona dovesse obbligatoriamente fare 14 giorni di quarantena (a proprie spese!), indipendentemente dalle sue condizioni di salute.

Questa quarantena era da svolgersi nei “quarantine hotel” destinati esclusivamente a tale scopo. Si sono creati così nuovi ruoli, e per alcuni mesi ho lavorato in queste strutture, accogliendo i cittadini in arrivo negli hotel per la quarantena.

Essendo un lavoro finanziato dal governo, la paga era ottima per un ruolo entry-level, 40$ (26€ l’ora). Questo è stato il mio lavoro all’estero da dipendente più pagato (salendo di livello i salari possono andare anche oltre gli 80-100$ all’ora in Australia!).


SET-UP E GESTIONE EVENTI ALLO STADIO (AUSTRALIA, 2021-2022)

Finalmente con la rimozione delle restrizioni sono ricominciati i numerosi eventi pubblici a Melbourne. Ho trovato lavoro al Marvel Stadium, stadio ovale pensato per il football australiano detto footy, ma che ospita anche cricket, rugby, concerti ed eventi durante tutta la settimana e tutto l’anno.

Assunto come membro del “Venue set-up team“, ci occupavamo della disposizione e rimozione di tutto ciò che riguardava l’evento. Ad esempio allestire gli spogliatoi con gli sponsor della squadra di casa, issare bandiere, striscioni e colori sociali intorno allo stadio. Ma anche montare palchi e platee per i concerti, muovere gli impianti di irrigazione sul prato, o spostare la rampa per i salti delle moto nel bel mezzo della corsa!

Ben 12 squadre del campionato australiano di footy giocano a Melbourne, con minimo 3 partite nello stesso stadio ogni settimana. Un lavoro sempre vario a seconda del tipo di evento.
Venivo pagato sui 33-34$ orari per il lavoro al Marvel Stadium, con bonus per le ore notturne e nei weekend.

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Il leggendario MCG di Melbourne, stadio da 100 mila posti


CUSTOMER SERVICE PER EVENTI SPORTIVI (AUSTRALIA, 2021-2022)

Grazie proprio all’abbondanza di eventi – sportivi e non – a Melbourne, ho potuto lavorare contemporaneamente anche al complesso sportivo di Melbourne Olympic Park. Fra i vari eventi, ospita annualmente il famoso Australian Open di tennis, ma anche calcio, basket, rugby, netball, concerti e spettacoli di vario genere.

Oltre ad aver partecipato al Grand Slam dell’Australian Open, ho lavorato ogni settimana alle partite di calcio della A-League (anche a tifare Alino Diamanti del Western United!), della nazionale australiana dei Socceroos, e alle partite di basket e rugby, fino ai concerti di Robbie Williams, Kiss, Gorillaz e altri.

Il mio ruolo di Patron Services includeva svariati aspetti a servizio del cliente, come assistenza a trovare i posti a sedere nei settori, controllo biglietti, accesso ai tornelli, servizio di supporto nei superbox e sale Vip, e altre mansioni a disposizione del cliente. Melbourne Park è un posto di lavoro che ho apprezzato molto e davvero affascinante, con ottima paga dai 38$ a salire.

Fra gli incontri speciali, agli Australian Open mi son ritrovato faccia a faccia con campioni come Nadal, Berrettini e Murray nel tunnel riservato a staff e giocatori, e una volta durante una partita di basket abbiamo incontrato la eccentrica cantante australiana Tones and I.

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SOCIAL MEDIA MARKETING MANAGER (ONLINE, 2022-PRESENTE)

Se c’è una cosa che tutti hanno capito durante la pandemia, è che non è necessario andare in ufficio per certi tipi di lavoro all’estero come in patria. Con l’esplosione dei lavori da remoto/online, siamo riusciti in pochi mesi a trovare diversi clienti a cui mettere a disposizione la nostra esperienza maturata negli anni con i social media, i siti internet e tutto ciò che riguarda la gestione di un business online.

Al momento abbiamo tre clienti italiani e australiani per cui lavoriamo come Social Media Marketer/Manager. Come per ogni lavoro da freelancer più esperienza e richiesta si ha, maggiore è la tariffa che si può richiedere, dai 25 ai 50€ all’ora o più.


A MILLION TRAVELS BLOG (ONLINE, 2016-PRESENTE)

In tutti questi anni di viaggi, lavori, e vita vissuta in giro per il mondo, abbiamo dapprima lanciato e poi cresciuto il nostro business personale, A Million Travels.

A Million Travels non è solo una pagina Instagram, ma un insieme di tanti elementi: blog di viaggi, sito completo di informazioni e guide, pagina Facebook, canale YouTube (work in progress), Pinterest, newsletter, foto, video, e chi più ne ha più ne metta. E sì, anche pagina Instagram!

Ma non chiamateci influencer, non ci consideriamo tali. Se proprio dobbiamo scegliere un’etichetta, digital nomads potrebbe addirsi a ciò che siamo. Ovvero coloro che possono lavorare online e digitalmente da ovunque, avendo la possibilità di continuare a viaggiare e spostarsi, da nomadi.

Lavorare con il nostro sito e sui social media, ci permette di guadagnare commissioni tramite il marketing di affiliazione e le inserzioni pubblicitarie. Inoltre riceviamo prodotti, esperienze e pernottamenti gratuiti in cambio di creazione di contenuti ed esposizione mediatica sui social, o concordiamo vere e proprie campagne pubblicitarie retribuite.

  • come fare collaborazioni per hotel
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TANTI MESTIERI IN UNO

Grazie al nostro blog diventato piccola impresa e business, abbiamo imparato a svolgere e stiamo tutt’ora migliorando i mestieri e le nostra capacità di scrittori, fotografi, editor, montaggio video, marketing, social media manager e imprenditori digitali. Un mix di hobby e lavoro che ci mantiene motivati ed appassionati.

Io, Edoardo, mi occupo maggiormente della gestione del sito, della scrittura e impaginazione degli articoli, oltre che della sezione marketing legata ai nostri canali. Inoltre cerco di non distruggere il nostro drone quando facciamo le foto e riprese aeree!

Qui termina la prima parte del nostro articolo con i tipi di lavoro all’estero svolti da Edoardo. Per leggere la seconda parte con le esperienze lavorative di Ambra, segui questo link.

Ti ringraziamo per aver letto fino a qui! Facci sapere nei commenti se hai domande riguardo al lavoro all’estero o da remoto.

A presto!


LEGGI ANCHE:

ASSICURAZIONE DI VIAGGIO

  • Mai lasciare casa senza un’affidabile assicurazione di viaggio. Meglio prevenire che curare! Fai un preventivo con World Nomads quiE ottieni fino a 20% di sconto con A Million Travels con l’assicurazione di Heymondo qui.

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2 Comments

  1. Roberta
    Aprile 20, 2023 / 8:33 am

    Molto interessante: inoltre penso che questo nuovo modo di lavorare non trovi limitazioni nè discriminazioni varie ( sesso, età ecc.) .Bravi, avete fatto un’ottima scelta. Ciao Roberta

    • amilliontravels
      Autore
      Aprile 21, 2023 / 6:11 am

      Esattamente!
      Soprattutto in Australia spesso apprezzano molto di più l’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco, mentre la lunghezza del curriculum e il fatto di aver conseguito diplomi o meno passa in secondo piano.

      Un abbraccio,
      Edo

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