Ci apprestiamo a lasciare Siem Reap dopo averci passato quattro giorni e aver avuto la possibilità di vedere le meraviglie di Angkor.
Adesso siamo direzionati a sud verso Phnom Penh, la capitale della Cambogia, e abbiamo deciso di raggiungerla in barca attraverso il grande lago Tonle Sap.
Il Tonle Sap è il lago più grande del sud-est asiatico, ecco qui la nostra esperienza indimenticabile.
PARTENZA DA SIEM REAP
Il nostro viaggio da Siem Reap inizia con circa 15 km da fare in bus, che sarà un tragitto più o meno lungo a seconda di dove e quante fermate dovrà effettuare per caricare le altre persone dopo di voi. Nel nostro caso parecchio lungo, con 24 persone ammassate su un bus da 16 posti! Non potevamo credere ai nostri occhi quando, con a bordo già 16 persone, l’autista continuava ad accostare per far salire altra gente, e la vecchia signora improvvisata controllore, creava letteralmente dal nulla nuovi posti a sedere, con sedili semovibili, e facendoci schiacciare l’un altro come sardine, il tutto fra le risate generali!
Consuete baracche e villaggi poverissimi fanno da sfondo al tragitto fino al lago Tonle Sap.
Finalmente scendiamo e siamo pronti ad imbarcarci. Nel rustico porto ci sono decine di barchette dei locali pescatori. Ci indicano una barca, i nostri zaini vengono lanciati sul tetto, e noi saliamo a bordo sperando di ritrovarli più avanti!
LAGO TONLE SAP
Iniziamo a solcare le acque marroni, per alcuni km le palafitte si susseguono a bizzeffe sulle sponde: si ergono ben al di sopra del fiume, alquanto secco in questa stagione, il che testimonia che con le piogge il livello delle acque sale di diversi metri. Con l’allargarsi del lago ci troviamo di fronte ad uno spettacolo unico: centinaia di casette di legno fluttuano sull’acqua, alcune isolate, altre unite a formare dei mini villaggi acquatici. Ancora più scenografico il fatto che il lago sia talmente ampio che non si vedano le sue sponde né da un lato né dall’altro, un’immensa superficie con case galleggianti ovunque.

La vita sul Tonle Sap
Intanto l’acqua è diventata più pulita, ma verdognola, causa una sorta di muschio che cresce sul pelo dell’acqua. Improvvisamente, ci fermiamo accostandoci ad un traghetto più grande, su cui dobbiamo saltare con un vero e proprio cambio volante (altro volo per i nostri zaini). Questa imbarcazione più rapida, ci porterà dal lago Tonle Sap al suo omonimo fiume, per poi percorrerlo fino a Phnom Penh, dove si butterà nel Mekong, per una lunghezza totale di circa 250 km.
FIUME TONLE SAP
Lo spettacolo non è terminato. Il resto del lago è pressoché disabitato anche se qua e là spuntano rare palafitte e barche solitarie, finché non inizia il fiume Tonle Sap: verdi risaie coprono le sponde, le persone indaffarate al lavoro sono moltissime, soprattutto donne accompagnate dai bambini che ci salutano festanti.

Alcuni locali lavorano sulle sponde
Gli uomini sono invece impegnati sulle barche, ritornano dalla pesca o trasportano merci. Queste scene continuano per chilometri e chilometri, e ci lasciano davvero stupefatti. Se prima abbiamo storto la bocca vedendo l’acqua sporca e le palafitte decadenti, ora capiamo come il fiume significhi tutto per questa gente, che con dignità lo percorre tutti i giorni su e giù, e ne ha conquistato le sponde e non solo.
ARRIVO A PHNOM PENH
Il viaggio complessivamente dura 6h30 (5h sul fiume), ma non sono pesanti come un viaggio in bus, anzi, sono state una piacevolissima sorpresa. Unico aspetto in sfavore potrebbe essere il prezzo (35$ rispetto ai 12$ del bus), ma per un’esperienza così, ne vale davvero la pena. Infatti alla vista dei primi ponti stradali e grattacieli di Phnom Penh, ci sentiamo un po’ rattristiti. Phnom Penh sembra molto caotica, non ci fermeremo per ora. Al porto gli autisti al solito fanno la lotta per accomodarci sui loro tuk-tuk e, prima di prendere il bus per Sihanoukville (città balneare cambogiana), ci fermiamo per una bibita in un bar locale: siamo gli unici occidentali e ci guardano tutti incuriositi. Il viaggio in bus sarà esattamente il contrario di quello in traghetto: scomodo, eterno, tanto traffico e aria irrespirabile che ci rendono la tratta un inferno. Arrivati a Sihanoukville, la stanzetta che ci accoglie alle undici di sera dopo 17 ore di viaggio ci sembra una suite presidenziale!
Da domani avremo qualche giorno di riposo sulla splendida isola di Koh Rong!
HOTEL – DOVE STARE:
- Onederz Khmer House, Siem Reap: una bella casa nel centro di Siem Reap, architettura di ispirazione khmer;
- Saravoan Royal Palace, Phnom Penh: bella sistemazione a pochi passi dal Palazzo e dai musei, splendido giardino, ottimo rapporto qualità/prezzo!
- Spayhiti Sihanoukville: un posto tranquillo situato alla fine della spiaggia, ideale per rilassarsi;
- puoi prenotare tutti i tuoi soggiorni in Cambogia con cancellazione gratuita qui.
TRASPORTI – COME SPOSTARSI:
- Siem Reap – Phnom Penh: 6-7 ore, bus da 12$, barca sul Tonle Sap da 35$;
- Phnom Penh, dal porto al centro: contratta una corsa in tuk-tuk a 1-2$;
- Phnom Penh – Sihanoukville: 4 ore in bus, circa 10$;
- Sihanoukville – Koh Rong Island: 1 ora e mezza in traghetto, 10$.
ASSICURAZIONE DI VIAGGIO:
- Mai partire senza un’affidabile assicurazione di viaggio. Anche se ti fidi di te stesso, non sempre puoi fidarti degli altri. Meglio prevenire che curare! Calcola il tuo preventivo qui.