
La notte fra l’11 e il 12 ottobre mettiamo piede in un nuovo paese. L’Aeroporto Internazionale di Kuala Lumpur ci dà il benvenuto in Malesia alle 5.30 del mattino, dopo un volo di 4 ore dallo Sri Lanka.
KUALA LUMPUR
A KL Sentral (che si scrive proprio con la S, come altre divertenti parole malesi come Bas, Teksi, Kaunter, Restoran) c’è un’ampia scelta di mezzi di trasporto. Per ora, la monorotaia (Monorel) ci fa più comodo, portandoci presso il nostro hotel per le 7.30.
Gentilmente, ci fanno fare il check-in in stanza quasi immediatamente, sebbene questa si trovi al piano terra di fianco alla reception, subito dietro l’angolo, e i muri non siano proprio spessi… In ogni caso riusciamo a dormire un po’, e più tardi usciamo ad esplorare il movimentato quartiere di Bukit Bintang. Street food, street food, e ancora street food, proprio come piace a noi! E’ ora di goderci del delizioso chicken satay!
Camminiamo verso il Kuala Lumpur City Centre (KLCC), dove sorgono la maggior parte degli edifici finanziari. Proprio quando il caldo sta per diventare insopportabile, raggiungiamo una tipica passerella sopraelevata con aria condizionata che ci rinfresca. La passerella prosegue per circa 1km, collegando diversi grandi centri commerciali. All’uscita di uno di questi, ci troviamo nel KLCC Park, dominato dalle altissime Petronas Towers.
L’indomani vaghiamo fra Chinatown e Little India, vicino al quartiere Bricksfield: un bel mix di culture, cibi, stili di vita e ovviamente persone. Credo che Kuala Lumpur sia la città più cosmopolita dove sia mai stato, con alte percentuali di persone di ogni origine e religione, che convivono apparentemente pacificamente tutti insieme.
Di pomeriggio, ci rechiamo nella vasta area di parchi di Kuala Lumpur, che comprende la Bird Reserve, il Butterfly Park, il Botanical Garden, e altri. E’ tutto ben tenuto e spazioso, leggermente fuori mano e non proprio vicinissimo a piedi, per cui molto poco frequentato.
Ritornando in centro, ci fermiamo alla Moschea Masjid Negara, niente poco di meno che la Moschea Nazionale della Malesia. L’edificio è imponente, molto apprezzabili gli ampi spazi esterni con tanto di fontane e vasche, la luce libera di illuminarli, e la sala principale sovrastata dall’immensa cupola. Ci dobbiamo coprire il capo, braccia e gambe, e ci immedesiamo nella cultura araba per qualche minuto.
Da KL Sentral prendiamo il treno metropolitano KMT, che ci porta a destinazione in 30 minuti. Notiamo subito le impalcature tutt’intorno all’altissima statua dorata dinanzi alla scalinata, sfortunatamente per noi.
Il passo dalla sfortuna al disappunto è breve, mentre saliamo le centinaia di gradini constatiamo che ci sono lavori in corso dappertutto, e anche una volta in cima troviamo operai ovunque nelle grotte.
Unica nota di merito, a parte un serpente che cade dal cielo dalla sommità della grotta, e alle decine di scimmie a cui oramai siamo abituati, è un altro sistema di caverne meno grandi poco più in là, la Ramayana Cave, ben tenuta e valorizzata, che infatti presenta un ingresso a pagamento (5RM), ma almeno tiene lontana molta gente, spazzatura, caos e venditori ambulanti.
Ancora una volta, siamo ammaliati dalla bellezza delle Petronas Towers, lo spettacolo delle fontane colorate rende il tutto ancora più suggestivo.
MELAKA
Dopo esserci sistemati nella nostra Victor’s Guesthouse, ci incamminiamo verso il centro storico seguendo le curve sponde del fiume: vediamo molte case di epoca coloniale, i caratteristici negozi di Jonker’s Street, prima di raggiungere la piazza principale con la celebre rossa Chiesa di Cristo.
Si evince facilmente che Melaka sia un luogo con una storia importante, dove diversi popoli hanno vissuto nel passato: in poche centinaia di metri si possono trovare templi cinesi, chiese cristiane, moschee arabe, oltre il porto commerciale e la fortezza lungo il mare.
Oggi è domenica, e realizziamo che è pratica comune per i Singaporesi raggiungere Melaka durante il weekend, il che spiega le orde di turisti ad ogni angolo di strada. Non demordiamo e ci tuffiamo nel night market che si tiene in Jonker’s Street, dove non perdiamo l’occasione di mangiare dell’ottimo cibo di strada, fermandoci qualche minuto mentre Ambra si fa dipingere la mano con un tatuaggio all’inchiostro di Hennè.
Più tardi decidiamo di raggiungere il molo per fare la mini crociera sul Melaka River: peggior decisione di sempre. Il fiume è trafficatissimo, ma nonostante ciò dozzine di barche sfrecciano su e giù come se fosse una gara, creando onde che ci lavano! L’odore e il sapore dell’acqua salmastra ci accompagneranno per tutta la via del ritorno fino in guesthouse, ma almeno abbiamo delle belle foto ricordo…
Il nostro giudizio finale su Melaka: è una bella città, merita una visita se si viaggia fra Singapore e Kuala Lumpur, ma assicurati di non andarci durante il weekend se non vuoi ritrovarti a fare a spallate!
Hotel:
- Simms Boutique Hotel, Kuala Lumpur: 60-90RM/notte, AC, piccola stanza;
- Royal Palm Lodge, Kuala Lumpur: 60RM/notte, AC, piccola stanza, centro Bukit Bintang;
- Victor’s Guesthouse, Melaka: 60RM/notte, AC, bagni in comune, proprietario simpatico.
Trasporti:
- KLIA express, per Kuala Lumpur Sentral: 55RM/persona, 30 minuti;
- Monorel, Kuala Lumpur city, corse da 4RM;
- KMT kommuter, LRT metro, per Batu Caves 2RM/persona; per bus terminal BTS 5RM;
- Bus, Kuala Lumpur-Melaka: 12RM/persona, 2 ore, posti larghi e comodi.
Ingressi/Biglietti:
- Batu Caves, ingresso libero;
- Ramayana Cave, 5RM/persona;
- Mini crociera fiume Melaka: 18RM/persona, 1 ora, doccia inclusa.