
Continua il nostro viaggio tra le montagne, spostandoci verso ovest nella cittadina di Sapa, affollata meta turistica del nord Vietnam.
Lasciamo la bella regione di Ha Giang con un pullman in tarda mattinata diretto a Lao Cai, snodo stradale sul confine con la Cina, dove arriviamo intorno alle 17,30.
COME RAGGIUNGERE SAPA?
La maggior parte dei viaggiatori raggiunge Sapa da Hanoi, facendo tappa nella città di confine di Lao Cai. Se non stai viaggiando in moto, hai 2 valide ed economiche alternative:
- in treno, preferibilmente in treno notte da Hanoi a Lao Cai, durata di circa 6 ore seguita da un’ora in bus per Sapa. Puoi prenotare facilmente il tuo biglietto su amt.12go.asia con carta di credito straniera, stamparlo o mostrarlo dal telefono quando sali sul treno;
- in bus, un viaggio diretto un po’ più lungo, fra le 6 e le 8 ore a seconda del traffico o dei ritardi. Molti venditori ad Hanoi promuovono questa soluzione in bus. Maggiori info su come prenotare il tuo biglietto autobus per Sapa su on amt.12go.asia
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Arrivando da Ha Giang a Lao Cai, avevamo letto di un bus locale per Sapa più conveniente rispetto a minibus privati; così ci incamminiamo verso la stazione dei treni insieme a due ragazzi vietnamiti che sono diretti ad Hanoi, ci dicono di aspettare il bus alla fermata di fronte. Un uomo ci approccia cercando di convincerci a salire sul suo minibus, dicendo che il bus locale oggi non passerà. Resistiamo e finalmente saliamo sul bus n.2 per Sapa per 30.000 VND (contro i 60.000 dell’insistente autista privato).
CITTA’ DI SAPA
La cittadina ci accoglie con il buio e l’aria fresca che non sentivamo da molto tempo. La strada che da Lao Cai sale verso Sapa dovrebbe essere panoramica, ma arrivando tardi non abbiamo occasione di vedere molto. Un’ora di bus e siamo a 1500 metri di altitudine. Ci sistemiamo nella nostra stanza d’albergo, uno dei tanti hotel nella cittadina di Sapa.
Il centro ci colpisce dal primo istante con il suo lago, la piazza anfiteatro e le vie ripide su cui si affacciano locali e negozi di artigianato locale. Ci ricorda molto i paesi delle nostre montagne, se non fosse per le donne e i bambini H‘mong in colorati abiti tradizionali che si avvicinano per vendere i loro prodotti.
In questa zona infatti vivono numerosi gruppi di minoranze etniche che, isolati tra le montagne, mantengono ancora il più possibile usanze e tradizioni locali. Le etnie principali sono gli H’mong neri (riconoscibili dagli abiti neri delle donne) e gli Dzao rossi (come simbolo di bellezza le donne generalmente si rasano i capelli sulla fronte e indossano particolari copricapi rossi).
Data l’alta affluenza di visitatori a Sapa, queste minoranze fanno del turismo la principale fonte di reddito e per questo motivo la cittadina “pullula” di donne e soprattutto bambini che cercano di vendere vestiti e souvenir realizzati a mano. In effetti i colori e le trame dei tessuti catturano facilmente l’occhio e spesso ci fermiamo ad ammirare i vestiti, i copricapi e i gioielli tipici della loro cultura.
Altro aspetto che inizialmente ci sconvolge è la conoscenza dell’inglese che anche bambini di 10 anni sfoderano: si capisce che necessità fa virtù, e per guadagnare è indispensabile comunicare con i turisti, però dopo mesi di Vietnam in cui parlare in inglese era un lusso, ci ha colpito farlo con tanta facilità in villaggi sperduti tra le montagne.
VILLAGGIO DI CAT CAT
L’indomani realizziamo di esser stati fortunati la prima sera, fresca ma asciutta; i nostri due giorni trascorsi a Sapa saranno molto umidi e bagnati. Tra una scrosciata di pioggia e l’altra, riusciamo però a visitare il villaggio di Cat Cat, l’insediamento etnico più vicino alla città. Una discesa di 2 km ci porta all’entrata del centro e di lì seguiamo un percorso ad anello che attraversa un piccolo villaggio, dove è possibile entrare in alcune case tipiche H’mong, assistere alle loro attività, e acquistare piccoli oggetti.
La semplicità delle abitazioni è disarmante: poche spoglie stanze, pavimento in terra battuta, tetto in paglia, un paiolo su un piccolo falò, un frigo e qualche branda per dormire. Eppure non c’è imbarazzo o disagio nei loro sorrisi, bensi grande dignità.
Scendiamo fino a una cascata vicino a una centrale idroelettrica in disuso con grandi mulini, per poi risalire fino a Sapa.
Purtroppo il brutto tempo non ci aiuta, usiamo le giornate qui per lo più per riposarci dopo le tante ore su motorino e pullman dei giorni precedenti.
Alla sera Sapa è molto carina e offre molti ristoranti, sia locali che stranieri.
L’ultimo giorno passeggiamo sotto la pioggia e raggiungiamo il mercato per comprare gli ultimi souvenir prima di lasciare il Vietnam. Non siamo nemmeno riusciti a vedere il monte Fan Si Pan, il più alto del Vietnam, è stato nascosto dalla nebbia tutto il tempo! Dovremo ritornare un giorno.
Infreddoliti e stanchi della pioggia incessante, saliamo su un pullman notturno diretto verso la città di Dien Bien Phu, da cui ne prenderemo un altro per attraversare il confine con il Laos.
HOTEL – DOVE STARE:
- Little Sapa Homestay: buona posizione, splendida ospitalità tipica vietnamita.
- Ha Giang Backpackers Hostel: uno dei primi ostelli ad aprire in città, ottima ospitalità e interni nuovi;
- puoi prenotare tutti i tuoi soggiorni in Vietnam con cancellazione gratuita qui.
TRASPORTI – COME ARRIVARE A SAPA:
- Treno notte Hanoi – Lao Cai, 8 ore, da 350.000 VND.
Train Hanoi - Sapa $ 27.44–104.12 7h 55m | |
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- Bus Lao Cai – Sapa, 1 ora, da 50.000 VND.
- Bus Hanoi – Sapa, 7-8 ore.
- Puoi prenotare biglietti per treni e bus nel sudest asatico su amt.12go.asia
ASSICURAZIONE DI VIAGGIO:
- Mai partire senza un’affidabile assicurazione di viaggio. Anche se ti fidi di te stesso, non sempre puoi fidarti degli altri. Meglio prevenire che curare! Calcola il tuo preventivo qui.