
La modalità automatica della macchina fotografica può dare buoni risultati, ma se volete avere un controllo completo sui vostri scatti, dovrete passare al manuale. Questa modalità vi permette di creare immagini studiate e di avere una comprensione approfondita di come funziona la vostra fotocamera.
Scattando in manuale avrete così tante impostazioni che vi potrete sentire sopraffatti e intimiditi. In questo articolo ve lo spiegheremo in maniera semplice e vi mostreremo come controllando solo 3 impostazioni, sarete pronti a usare il modo manuale fin da subito!
Quali sono questi 3 parametri? Apertura del Diaframma, Tempo di Scatto e ISO. Tutti e 3 regolano quanta luce entra nell’obiettivo della vostra fotocamera. La sfida consiste nel combinarli per ottenere il migliore risultato.
APERTURA DEL DIAFRAMMA
Questo termine si riferisce all’apertura del diaframma posto nell’obiettivo attraverso cui entra la luce. Più l’apertura è ampia e più luce raggiungerà il sensore, più l’apertura è stretta e meno luce entrerà. E fin qui tutto bene.
L’apertura è indicata in f/stop, dove lo stop è rappresentato da numeri come f/1.4, f/2, f/2.8, f/4, f/5.6, f/8, f/11, f/16. Un numero basso indica un’apertura più ampia (foto più luminosa), mentre un numero elevato indica un’apertura più stretta (foto più buia). Potrebbe suonare contraddittorio all’inizio, ma questa illustrazione lo renderà un po’ più chiaro.

L’apertura gioca un ruolo importante perché aggiunge anche tridimensionalità alla vostra foto, intervenendo sulla profondità di campo: più basso sarà f/stop (apertura ampia), più sfocato sarà lo sfondo – perfetto per i ritratti; più alto sarà f/stop (apertura stretta), più a fuoco sarà lo sfondo – ottimo per le fotografie paesaggistiche.
Riassumiamo:
F/stop basso = più luce e sfondo sfocato
F/stop alto = meno luce e sfondo a fuoco
TEMPO DI SCATTO
Il tempo di scatto, o tempo di esposizione, rappresenta la durata per cui l’otturatore rimane aperto ed espone il sensore della fotocamera alla luce.
Si misura in frazioni di secondo. Per esempio, un tempo di scatto di 1/100 indica 1/100esimo di secondo, o 0,01 secondi. Più il numero è basso, più il tempo di scatto è lento e per questo entra una maggiore quantità di luce. In una giornata di sole, dovrete scegliere un tempo di scatto più veloce, mentre se scattate di sera, opterete per un tempo di esposizione più lento.
Tenete a mente però che se il soggetto si muove mentre l’otturatore è aperto, l’immagine risulterà sfocata. Se volete immortalare il movimento di un soggetto, il tempo di scatto dovrà essere inferiore a quello del movimento in sé. Al contrario, impostate un tempo di esposizione prolungato se la vostra intenzione è quella di catturare la sfocatura del movimento, il “motion blur”, per ottenere effetti come le scie di luce, l’acqua setosa, il disegno con la luce, il movimento delle stelle, il panning, ecc.
Scie di Luce – Pixabay Acqua setosa – Pixabay Panning – Pixabay Disegno con Luce – Pixabay Movimento Stelle – Pixabay
ISO
L’ISO misura la sensibilità del sensore alla luce. Più basso è l’ISO e meno luce entra nell’obiettivo.
L’ISO può aiutare quando si scatta in ambienti bui, o per avere più flessibilità nell’impostazione di apertura del diaframma e tempo di esposizione.
Alzare l’ISO ha però delle conseguenze. Una foto scattata con un ISO troppo elevato presenterà un evidente effetto sgranato, conosciuto come “rumore”, e la foto potrebbe risultare inutilizzabile.
Il valore ISO è espresso in numeri, solitamente da 100 a 6400. Per garantire una maggiore qualità dello scatto, è raccomandabile tenere l’ISO il più basso possibile.
E ORA?
A questo punto, potreste essere un po’ confusi: apertura di diaframma, tempo di scatto e ISO regolano tutti l’esposizione dell’immagine. Quindi come impostarli? Dipende dall’effetto che volete ottenere e dalle condizioni di luce.
Facciamo alcuni esempi.
Volete scattare una foto ritratto con soggetto a fuoco e sfondo sfocato. Abbiamo imparato che una più ampia apertura produce questo effetto. Impostando un’apertura maggiore (f/stop basso), più luce entrerà nell’obiettivo e perciò l’otturatore non dovrà rimanere aperto a lungo per avere la giusta esposizione. Potrete quindi impostare un tempo di scatto veloce.
Un altro esempio. Vorreste riprodurre l’effetto dell’acqua setosa. Dovete impostare un tempo di scatto lento, e ciò significa che più luce raggiungerà il sensore. Di conseguenza dovreste scegliere un’apertura del diaframma più stretta (f/stop alto) per compensare la luminosità e per evitare di sovresporre la vostra immagine.
O ancora, volete tenere il valore ISO il più basso possibile, quindi imposterete apertura del diaframma e tempo di scatto conformemente per avere la giusta esposizione.

Ora è più chiaro?
Una volta assimilato l’uso teorico di questi 3 parametri, dovrete solamente mettere in pratica l’uso manuale. E ancora. E ancora.
Ricordate, la fotografia è sperimentazione.
Se volete sapere che attrezzatura fotografica usiamo, leggete il nostro articolo qui.
